La manovra cambia ancora: tutte le modifiche al regime fiscale approvate a Roma dal Ministro delle Finanze Rossi

Il governo italiano ha recentemente presentato una serie di emendamenti alla Manovra che portano a cambiamenti significativi nel regime fiscale. Questi aggiornamenti interessano vari settori, dai trasporti ai giochi online, fino a nuove agevolazioni per le imprese. In questo articolo, verranno esplorate le principali novità e le loro implicazioni.

Aumenti e nuove tasse sui trasporti

La Manovra prevede l’introduzione di nuove tasse sul trasporto aereo che entreranno in vigore ad aprile 2025. Sarà applicata una tassa d’imbarco di 50 centesimi per i voli diretti verso i paesi extra-UE. Tale misura coinvolgerà i sei aeroporti italiani che gestiscono oltre 10 milioni di passeggeri all’anno. L’obiettivo è generare un incremento di entrate per lo Stato, stimato in circa 5 milioni di euro nel 2025, che salirà a 8 milioni l’anno successivo.

Contestualmente, i pendolari dovranno affrontare un innalzamento dell’1,8% dei pedaggi autostradali. Questo aumento si basa sull’indice di inflazione programmato e si applicherà a quelle concessionarie che non hanno presentato piani economico-finanziari aggiornati. La pressione fiscale su questi trasporti riflette la volontà del governo di aumentare le entrate pubbliche attraverso il settore della mobilità.

Cambiamenti nel settore del gioco d’azzardo online

Un’altra area che subirà variazioni significative è quella del gioco d’azzardo online. La Manovra prevede un aumento dell’aliquota sulle vincite non restituite ai giocatori. Per giochi come bingo e carte virtuali, l’imposta salirà al 25,5%. Inoltre, per le scommesse sportive, l’imposta arriverà al 20,5% per quelle fisiche e al 24,5% per le scommesse online. Questi aumenti mirano a rafforzare la regolamentazione nel settore e a garantire un maggior gettito fiscale in un ambito che ha mostrato una crescita esponenziale negli ultimi anni.

Modifiche alla web tax e al regime delle criptovalute

Nella Manovra si osserva anche un ridimensionamento della web tax, influenzato dalle pressioni politiche di Forza Italia e della Lega. La tassazione sui servizi digitali sarà mantenuta al 3% solo per i giganti del web con ricavi superiori ai 750 milioni di euro, esentando così le piccole imprese. Questa scelta è molto in linea con le richieste delle aziende più piccole, alleggerendo il cuscinetto burocratico e fiscale che spesso pesano su di esse.

Allo stesso modo, le aliquote sulle plusvalenze delle criptovalute stanno subendo cambiamenti. La tassa scenderà dal 42% al 26% nel 2025, con una successiva rialzo al 33% l’anno seguente. La novità da segnalare è l’eliminazione della soglia minima di guadagno: ogni plusvalenza sarà tassata, il che rappresenta un cambiamento significativo nella governance fiscale delle criptovalute.

Incentivi e agevolazioni per le imprese

Per le aziende italiane, in particolare quelle localizzate nel Sud, la Manovra introduce un incentivo chiamato mini decontribuzione. Le piccole e medie imprese del Mezzogiorno potranno usufruire di uno sgravio del 25% sui contributi previdenziali per i dipendenti a tempo indeterminato. Questa misura si applicherà a imprese in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna. Si tratta di un sostegno fondamentale per stimolare la crescita e incentivare le assunzioni in queste aree.

Inoltre, a partire dal 2025, sarà disponibile un bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica. Gli acquirenti che smaltiranno un vecchio apparecchio saranno incentivati con un contributo di 100 euro, che potrà salire fino a 200 euro per famiglie con un ISEE inferiore a 25 mila euro. Queste misure rappresentano non solo un’opportunità per il risparmio economico, ma anche un passo verso una maggiore sostenibilità ambientale.

Un quadro fiscale in evoluzione

La Manovra offre diverse novità di rilievo che hanno il potenziale di influenzare vari settori e categorie di contribuenti. Dalle nuove tasse sui trasporti all’ampliamento del gioco d’azzardo, fino all’arrivo di incentivi per le imprese del Sud, queste modifiche si preannunciano come il punto di partenza di un periodo di trasformazione fiscale e di sviluppo economico.