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Tavolette come libri, firma di Gualtiero Marchesi, finanziamenti pubblici per sostenibilità: così Fabio Fazio ha salvato la Lavoratti a Milano

Fabio Fazio, noto conduttore tv, si trova al centro di una doppia avventura: la transizione della sua carriera da intrattenitore a imprenditore di successo. Acquisita nel 2020, la storica fabbrica di cioccolato Lavoratti, situata in Liguria, è passata dall’orlo del fallimento a un bilancio quasi in pareggio in solo tre anni. Questo articolo esplora i dettagli di questa trasformazione e le strategie adottate per sostenere l’azienda, che ha mantenuto i suoi 13 dipendenti.

La rinascita di Lavoratti: un bilancio incoraggiante

Il bilancio della fabbrica di cioccolato Lavoratti per l’ultimo anno segna un fatturato di 908.253 euro, con un incremento significativo di 133.285 euro rispetto all’anno precedente. Sebbene l’azienda riporti ancora una lieve perdita di 20.314 euro, questa cifra rappresenta un netto miglioramento rispetto ai -107.978 euro registrati lo scorso anno. Si può affermare che la gestione di Fazio e dei suoi soci ha notevolmente ridotto le perdite dall’acquisizione iniziale, quando l’azienda segnava un rosso di ben 231.000 euro. La forte intenzione di risanare e ristrutturare la fabbrica ha già dato segnali di successo, salvaguardando anche i posti di lavoro dei 13 dipendenti attualmente impiegati.

Le dichiarazioni degli amministratori nella nota integrativa al bilancio del 2023 delineano un futuro roseo: “Per l’anno 2024 la Società dovrebbe riuscire a consolidare alcuni importanti sbocchi di mercati e, si auspica, a consolidare i primi risultati soddisfacenti.” Tra le iniziative attuate per rivitalizzare il marchio, i fondatori hanno coinvolto chef famosi come Carlo Cracco e Niko Romito nella realizzazione di nuovi prodotti. Queste collaborazioni hanno elevato la percezione del cioccolato Lavoratti come un “prodotto culturale”, contribuendo al suo rilancio e alla sua valorizzazione.

Investimenti e debiti: il salvadanaio di Fazio

Nonostante i segnali incoraggianti, il risanamento della Lavoratti ha richiesto ingenti investimenti da parte dei soci. Attualmente, l’azienda presenta un debito verso i fondatori di circa 2 milioni di euro. Questo capitale è stato in parte utilizzato per coprire le perdite accumulate negli anni e per finanziare le spese correnti. Negli ultimi dodici mesi, la compagnia ha ricevuto ulteriori 629.000 euro per sostenere le operazioni e gli interventi necessari a garantire un futuro solido. La formula di prestito adottata è senza scadenza, il che implica che i soci potrebbero dover attendere diversi anni prima di recuperare il loro investimento.

L’amministratrice unica Alessia Parodi ha commentato le strategie di rilancio, sottolineando la volontà di attrarre un pubblico più ampio e di ampliare la gamma di prodotti, mantenendo però alta l’attenzione sulla tradizione e la qualità che hanno contraddistinto Lavoratti dal 1938. La ricerca di un cioccolato pregiato come il San Josè, apprezzato dai migliori chef, rappresenta uno degli obiettivi di questa nuova gestione, destinata a ottenere spezzoni del mercato di alta gamma e gourmet.

Sostenibilità e aiuti pubblici: il futuro eco-friendly

Uno dei punti di forza della nuova gestione è certamente l’attenzione verso pratiche sostenibili. Fazio e i suoi soci hanno scelto di dotare l’azienda di un impianto fotovoltaico, una decisione che si è rivelata strategica nel reperire fondi pubblici. Nel 2023, la fabbrica ha ricevuto un contributo statale di oltre 92.000 euro dal Gestore dei Servizi Energetici, collegato direttamente all’implementazione di un parco agrisolare. Questo approccio green ha aperto la porta a ulteriori finanziamenti, come i contributi ottenuti dalla Regione Liguria per la digitalizzazione e per l’ampliamento del parco tecnologico.

Nonostante il percorso verso la stabilità economica sia gravato da sfide, l’adozione di pratiche eco-sostenibili rappresenta un ulteriore tassello nel piano di ristrutturazione. Con contributi attesi anche per il 2024, l’amministrazione è pronta a intraprendere ulteriori innovazioni e a perfezionare i prodotti interni, ponendo una forte enfasi sulla responsabile gestione delle risorse.

La sfida non è finita e l’ecosistema imprenditoriale che Fazio sta costruendo intorno al cioccolato Lavoratti è solo all’inizio. Sentendo il peso dell’eredità storica del marchio, il team di Fazio continua a sognare in grande, con l’ambizione di posizionare Lavoratti tra i migliori produttori di cioccolato a livello internazionale.

Giulia Martini

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