Telegram rimuove oltre 15 milioni di gruppi e canali in Europa con coinvolgimento di autorità locali

Telegram intensifica la moderazione dei contenuti dopo le critiche e l’arresto di Pavel Durov, bloccando milioni di gruppi e canali per violazioni, inclusi contenuti pedopornografici e propaganda terroristica.
Telegram rimuove oltre 15 milioni di gruppi e canali in Europa con coinvolgimento di autorità locali - (Credit: www.punto-informatico.it)

Di recente, Telegram ha affrontato un’ondata di critiche riguardo alla sua capacità di moderare contenuti problematici sulla piattaforma. Le preoccupazioni sono ampliate dopo l’arresto di Pavel Durov in Francia, spingendo l’app a effettuare dei cambiamenti significativi. Con l’obiettivo di aumentare la trasparenza e semplificare le segnalazioni da parte degli utenti, Telegram ha implementato una serie di miglioramenti nella sua gestione dei contenuti.

Dati sulla moderazione e miglioramenti apportati

Telegram ha misurato l’impatto delle sue nuove misure di moderazione. Pavel Durov ha riportato che il team di moderazione rimuove mediamente circa un milione di gruppi e canali ogni mese, contribuendo altresì alla disattivazione di oltre 10 milioni di account nel medesimo periodo. Questi risultati sono stati ottenuti grazie a un mix di segnalazioni da parte degli utenti, sistemi automatizzati e l’uso dell’intelligenza artificiale.

Recentemente, come parte della strategia di trasparenza, Telegram ha reso pubblica una pagina dedicata che mostra in modo dettagliato il numero dei gruppi e dei canali bloccati per violazione dei termini di servizio. Questa iniziativa risponde alla necessità di rendere visibili gli sforzi realizzati nella moderazione dei contenuti. Dall’analisi si evince chiaramente come le attività di moderazione siano aumentate in modo esponenziale dopo l’arresto di Durov. Nei primi mesi del 2024, Telegram ha bloccato oltre 15,5 milioni di canali e gruppi che diffondevano contenuti vietati, un’azione che comprende incitamento alla violenza, commercio di beni illegali e materiale pedopornografico.

Rimozione di contenuti pedopornografici e nuove collaborazioni

Telegram ha intrapreso un impegno continuo nella lotta contro la pornografia infantile. A partire dal 2018, l’app ha adottato misure per la rimozione di contenuti di abusi sessuali su minori . Da non molto, sono stati integrati nuovi strumenti forniti da Internet Watch Foundation, volti a migliorare la rilevazione di contenuti illeciti. Finora, oltre 707.000 gruppi e canali sono stati bloccati per la pubblicazione di materiale pedopornografico.

A questo proposito, Telegram ha stabilito collaborazioni con varie organizzazioni terze che operano nella protezione dei minori, tra cui Stichting Offlimits, Canadian Centre for Child Protection, National Center for Missing & Exploited Children e Internet Watch Foundation. Un dato sorprendente è l’aumento delle segnalazioni ricevute da Stichting Offlimits, che sono balzate da 2.142 nel periodo gennaio-giugno 2024 a ben 21.765 tra luglio e novembre dello stesso anno. Questo incremento non solo riflette un maggiore impegno di monitoraggio, ma anche un aumento della consapevolezza tra gli utenti riguardo le problematiche legate ai contenuti inappropriati.

La lotta contro la propaganda terroristica

Un altro aspetto significativo della moderazione su Telegram riguarda la lotta alla propaganda terroristica. Finora, sono stati bloccati oltre 130.000 gruppi di comunità associati a contenuti estremisti. In una partnership attiva con ETIDAL, Telegram ha bloccato oltre 129 milioni di contenuti considerati estremisti. Questo sforzo rappresenta un passo avanti nel tentativo di creare uno spazio più sicuro per gli utenti, dimostrando l’impegno della piattaforma nel contrastare contenuti dannosi.

Le azioni di Telegram nell’affrontare la moderazione dei contenuti sono quindi parte di una strategia più ampia per ripristinare la fiducia degli utenti e rispondere alle esigenze di maggiore sicurezza. Con i dati in aumento e l’implementazione di nuovi strumenti, Telegram si sta allineando con le aspettative degli utenti per una gestione più sicura e trasparente dei contenuti.