A cosa serve il sale per lavastoviglie? Scopri come riduce il calcare nel sistema di Lavaggio Industriale di Via Roma

Il sale per lavastoviglie è fondamentale per prevenire incrostazioni di calcare, migliorare la qualità del lavaggio e mantenere l’efficienza dell’elettrodomestico attraverso un processo di scambio ionico.
A cosa serve il sale per lavastoviglie? Scopri come riduce il calcare nel sistema di Lavaggio Industriale di Via Roma - (Credit: www.geopop.it)

In molti non sanno che il sale per lavastoviglie non mira a brillare piatti e bicchieri, ma gioca un ruolo fondamentale nel prevenire le incrostazioni di calcare, un problema comune durante i lavaggi. L’acqua domestica contiene sali di calcio e magnesio che possono depositarsi sulle stoviglie e compromettere la qualità del lavaggio. Per sbarazzarsi di questi inconvenienti e preservare la funzionalità dell’elettrodomestico, il sale svolge un compito cruciale. Scopriamo insieme perché è così importante e come funziona.

Il ruolo del sale: prevenire incrostazioni e manutenzione

L’acqua che utilizziamo in casa può essere particolarmente dura, il che significa che contiene alti livelli di sali di calcio, principalmente sotto forma di carbonato di calcio, e di magnesio. Questi componenti possono formare delle fastidiose incrostazioni sulle stoviglie, costringendo a lavaggi aggiuntivi e compromettendo l’aspetto dei piatti, oltre a potenzialmente danneggiare la lavastoviglie. Per contrastare questo problema, le lavastoviglie sono dotate di dispositivi addolcitori. Questi addolcitori lavorano grazie a un processo di scambio ionico.

Il sale utilizzato nelle lavastoviglie, noto anche come cloruro di sodio, funge da riserva di sodio necessaria per questo processo di scambio. Quando l’acqua dura entra nell’addolcitore, viene utilizzato il sodio per sostituire gli ioni di calcio e magnesio, rendendo l’acqua più “dolce”. Questo processo è essenziale, soprattutto in zone dove l’acqua è particolarmente dura, per evitare depositi di calcare sia sulle stoviglie che all’interno dell’elettrodomestico.

Come funziona l’addolcitore a scambio ionico

Gli addolcitori a scambio ionico non sono semplici filtri; essi operano tramite resine specializzate che scambiano gli ioni di calcio e magnesio con ioni di sodio. Queste resine, caricate di sodio, interceptano gli ioni problematici, riducendo la durezza dell’acqua. Questo processo avviene in due fasi principali: l’assorbimento degli ioni indesiderati e la sostituzione con ioni di sodio, il tutto tramite un sostanziale scambio chimico.

Quando l’acqua dura fluisce attraverso le resine, essa cede i suoi sali incrostanti e assorbe gli ioni di sodio. Questo passaggio rende l’acqua più dolce e quindi adatta per il lavaggio delle stoviglie. Tuttavia, le resine di sodio si consumano nel tempo e necessitano di essere rigenerate, un processo che richiede l’introduzione di nuova soluzione salina, facendo sì che la lavastoviglie continui a funzionare in modo ottimale e a evitare problemi di accumulo di calcare.

La rigenerazione dell’addolcitore: un processo essenziale

Durante il funzionamento, l’addolcitore esaurisce progressivamente il sodio presente nelle sue resine. Per garantire l’efficacia costante dello scambio ionico, è necessario un rifornimento regolare di sodio. In questo caso, il sale entra in gioco in modo cruciale. Quando si versa il sale nella lavastoviglie, questo si dissolve in una soluzione salina, che viene poi utilizzata per rigenerare le resine.

Quando le resine si esauriscono, si apre una valvola che rilascia la soluzione salina nell’addolcitore, dove gli ioni di sodio vanno a sostituire quelli di calcio e magnesio accumulati, che vengono espulsi attraverso un sistema di drenaggio. Questo processo di rigenerazione è essenziale per mantenere l’efficienza della lavastoviglie e prevenire malfunzionamenti dovuti all’accumulo di calcare. La regolarità nell’uso del sale non solo migliora la qualità dei lavaggi, ma è anche fondamentale per la manutenzione a lungo termine dell’elettrodomestico.

Rispetto tra sale per lavastoviglie e sale da cucina

Quando si parla di sale per lavastoviglie, è importante sottolineare che il sale specifico non è altro che cloruro di sodio, come quello da cucina, ma con un grado di purezza più elevato. Quest’ultimo è fondamentale per evitare accumuli di impurità che potrebbero danneggiare l’addolcitore nel tempo. Infatti, le direttive della FAO stabiliscono che il sale da cucina deve essere puro almeno al 97%, mentre per uso nelle lavastoviglie si considera un minimo di purità del 99%.

Un sale più puro è essenziale, in quanto le impurità possono facilmente accumularsi e compromettere il buon funzionamento dell’elettrodomestico. Scegliere il sale specifico per lavastoviglie è quindi una mossa consigliata per fare in modo che l’elettrodomestico continui a operare al meglio e per evitare problematiche che potrebbero derivare dall’uso di sale meno raffinato. Optare per il sale giusto è un gesto semplice ma efficace per preservare l’efficienza nel tempo.