A partire dal 1° gennaio 2025, il sistema di bonus ristrutturazioni subirà importanti modifiche che impatteranno sui contribuenti italiani. La Legge di Bilancio 2025 prevede infatti una significativa riduzione delle detrazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione, confermando la detrazione al 50% per le prime case ma riducendo questa percentuale al 36% per le seconde case. Questo articolo analizza le novità, le condizioni e le modalità di accesso al bonus, fornendo informazioni dettagliate per chi intende usufruirne.
Novità sul bonus ristrutturazione nel 2025: i nuovi percentuali e limiti
La legge che disciplina il bonus ristrutturazioni è stata aperta a modifiche nel tempo, ma le novità introdotte per il 2025 rappresentano un cambiamento sostanziale. Come stabilito dall’articolo 16-bis del DPR 917 del 1986, per il prossimo anno è confermato il meccanismo della detrazione fiscale IRPEF per chi intraprende lavori di manutenzione straordinaria e ordinaria su immobili residenziali.
Dal 1° gennaio 2025, la percentuale di detrazione per gli interventi effettuati sulla prima casa rimarrà al 50%, come previsto per il 2024. Tuttavia, per le seconde abitazioni, la detrazione scenderà al 36%. Questa nuova suddivisione segnerà un cambiamento notevole, considerando che passerà anche il limite massimo di spesa detraibile da 96.000 euro per le prime case a 48.000 euro per le seconde. Negli anni successivi, 2026 e 2027, le aliquote continueranno a scendere, rispettivamente fino al 36% e al 30%. Non cambia invece la possibilità di spalmare la detrazione su 10 anni, mantenendo un periodo di recupero di lungo termine.
A chi spetta il bonus ristrutturazione nel 2025: requisiti e categorie
L’accesso al bonus ristrutturazione 2025 sarà garantito a un ampio ventaglio di contribuenti, i quali dovranno sostenere spese per interventi di ristrutturazione su immobili ad uso residenziale. Secondo la normativa, si potrà beneficiare del bonus se si rientra in una delle seguenti categorie: proprietari o nudo proprietari, inquilini, comodatari e soci di cooperative. Anche i membri di società semplici e imprenditori individuali che possiedono immobili non destinati a uso strumentale possono vedere riconosciuto il bonus.
A confermare l’accesso al bonus ci sono anche alcuni familiari, come il coniuge convivente o i parenti entro il terzo grado. Al contempo, il coniuge separato assegnatario di un immobile intestato all’altro coniuge avrà diritto alla detrazione, così come un convivente more uxorio che sostiene le spese di ristrutturazione. In quest’ultimo caso, il diritto alla detrazione sarà valido a patto che la condizione di convivenza esista al momento della comunicazione di inizio lavori, e che le fatture siano intestate alla persona che beneficia della detrazione. Importante a notare, per le prime case non ci saranno limiti legati al reddito ISEE.
Come richiedere il bonus ristrutturazione nel 2025: modalità e scadenze
La richiesta per ottenere il bonus ristrutturazione nel 2025 non prevede una procedura complessa. Gli aspiranti beneficiari non dovranno presentare una domanda formale, ma semplicemente indicare le spese nella dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730. Il meccanismo di detrazione prevede che l’importo spettante venga suddiviso in 10 quote annuali, rendendo la fruizione della misura più gestibile.
Per gli interventi che hanno come obiettivo il risparmio energetico, resta l’obbligo di inviare la comunicazione all’ENEA, come già stabilito dalla Legge di Bilancio 2018. Tuttavia, resta fondamentale verificare quali tipologie di lavori rientreranno nell’obbligo di comunicazione e attivarsi entro i 90 giorni dalla conclusione dei lavori. Le informazioni specifiche sono consultabili direttamente sul sito dell’ENEA.
Scadenze e ulteriori riduzioni nel bonus ristrutturazione
Il bonus ristrutturazione, come stabilito dalle recenti modifiche, sarà valido fino al 31 dicembre 2025. Questo significa che chi intende avvalersi della detrazione dovrà effettuare i lavori entro tale data. Dal 2026, le detrazioni subiranno ulteriori significative riduzioni: il 36% per le prime case e un ulteriore abbattimento al 30% per le seconde, sempre su un limite di spesa massimo fissato a 48.000 euro.
Se si è in cerca di ulteriori informazioni riguardanti bonus edilizi e agevolazioni disponibili nel settore della ristrutturazione, si consiglia di consultare la guida sul bonus casa e i nuovi provvedimenti governativi connessi alle politiche fiscali del 2025. Le novità in arrivo da parte dell’esecutivo riguardanti misure a sostegno di famiglie e imprese saranno costantemente aggiornate tramite comunicazioni ufficiali e piattaforme online.